LE CASE IN CAMPAGNA FORTIFICATE
Di primo acchito la torre rimanda ad una struttura fortificata, ma questa impressione immediata non sempre è veritiera.
Infatti, vi sono torrette destinate a colombaie, riconoscibili per la presenza di fori sui muri e, spesso, essi continuano nelle parti alte delle pareti delle stesse case coloniche. Le torri colombaie sono generalmente intonacate sia all’interno che all’esterno a differenza delle torri costruite per scopi militari e, ancora in contrasto con queste ultime, sono coperte a tetto e non piane. Se un tempo l’allevamento dei piccioni aveva notevole valore sia perché se ne ricavava la carne, sia perché il guano era usato come fertilizzante e sia perché essi si alimentano anche con i semi delle piante infestanti, oggi esso non è più considerato redditizio. Dunque, non è scontato associare alla torre la funzione difensiva (certo, non contro eserciti, ma contro malintenzionati) in quanto vi sono, appunto, torri che sono state fatte appositamente a fini agricoli. Nelle dimore contadine le torrette sono, a volte, delle aggiunte alla struttura architettonica principale; questo della giustapposizione dei corpi edilizi è, del resto, una caratteristica frequente dell’architettura rurale. Va notato, per inciso, un contrasto, a volte, dal punto di vista formale tra torre e fabbricato. In campagna l’edificazione avviene per l’aggregazione di volumi nati in tempi diversi e non per sovrapposizione come avviene nei centri urbani a causa della scarsità del suolo; tale crescita per sommatoria di pezzi impone che i complessi edilizi siano di tipo lineare, la forma rettangolare prestandosi meglio della quadrata alla aggiunta di corpi. Le torri, dunque, possono essere così una appendice successiva alla casa. Rimanendo nel tema delle tipologie edilizie si deve dire che le esigenze di fortificazione non è scontato che portino alla realizzazione di torri, pure qualora si volesse ammettere che la torre è legata sempre alla funzione militare (va considerato che era vietato costruirsi castelli privati salvo particolari licenze). Infatti vi sono edifici che, nonostante siano privi di apparati militari quali, appunto, le torri, denunciano nella loro organizzazione architettonica una intenzionalità difensiva. Ad esempio, la forma a corte abbastanza frequente specie nella piana di Boiano in complessi agricoli di grandi dimensioni rimanda a quella dei castelli-recinto che, qui da noi, sono la tipologia prevalente delle strutture castellane.
Il cortile non è, comunque, tipico solo dei castelli poiché ve ne sono tanti concepiti proprio per le esigenze agricole. Una vocazione fortificatoria la rivelano anche le masserie più imponenti la cui compattezza (non l’altezza perché essa è costantemente di 2 piani) richiama l’immagine dei baluardi difensivi. Solo nelle case di ampiezza maggiore sono presenti le torri le quali sono normalmente collocate negli angoli essendo meno usuali le torri poste lungo le pareti e non vi sono torri affiancate all’ingresso come nei castelli. Poiché angolari esse sono sporgenti e tale sporgenza può essere più o meno accentuata. Le torri di diametro più grande sono, di certo, maggiormente pronunciate; in questo caso, poiché si tratta ogni volta di torri circolari, con la loro forma cilindrica si pongono in contrasto con la forma parallelepipeda degli edifici ai quali sono collegate. L’effetto che si ha è quello di una compenetrazione di corpi, perché la torre si innesta nel fabbricato, e, correggendo quanto detto prima, non di una semplice giustapposizione. Le torri nei vari fabbricati hanno, ovviamente, diametro diverso e anche altezza diseguale, ma è raro che la torre si sopraelevi dal resto della casa. Si può parlare pure di torri a base quadrata anche se più propriamente queste ultime si qualificano come volumi aggiunti al volume principale (un esemplare molto ben visibile sta lungo la superstrada che porta da Campobasso ad Isernia in agro di Vinchiaturo). La torre, quando più alta del fabbricato può servire quale osservatorio sulle terre padronali. È raro il tipo della torre abitato in quanto avendo una pianta piccola non può ospitare molte persone. La loro destinazione prevalente è quella ad uso agricolo e quello della torre è l’unico caso in cui le funzioni agricole non sono poste solo al piano terra, ma anche al secondo. Non è possibile, come si può vedere, definire un tipo unico di torre: le torri sono dissimili fra loro e la loro dissimmetria rispecchia quella dell’architettura rurale la quale è estremamente varia sia per l’ampia gamma di dimensioni sia per la spinta differenziazione tipologica tra casa contadina, villa, cascinale a servizio di una grossa tenuta.